Spazio, ecco Kepler-78b: il pianeta più simile alla terra mai scoperto


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È il pianeta più simile alla Terra mai osservato: si chiama Kepler-78b, è distante circa 700 anni luce, è roccioso e ha dimensioni, massa e densità molto simili a quelle della Terra. Descritto in due articoli sulla rivista Nature, è stato scoperto anche grazie a ricercatori italiani dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Questo fratello della Terra senza precedenti ha un nucleo di ferro e orbita intorno alla stella Kepler-78. C'è un solo problema e non di poco conto: è troppo caldo per poter ospitare forme di vita. La sua orbita è infatti strettissima: un periodo di rivoluzione della durata di sole 8,5 ore e distante un centesimo di Unità Astronomica (poco più di un milione di chilometri) dalla sua stella che, sebbene abbia circa il 70% di massa del nostro Sole, a quella distanza rende la superficie decisamente rovente.

Il pianeta è uno dei circa mille candidati individuati dal satellite americano Kepler, progettato per trovare pianeti simili alla Terra all'esterno del Sistema Solare e che per questo si è guadagnato la fama di 'cacciatore di pianeti'. Purtroppo dallo scorso maggio è fuori uso a causa di un malfunzionamento dei suoi giroscopi.

Alla scoperta di Kepler-78b ha collaborato anche Harps-N, lo spettrometro installato al Telescopio Nazionale Galileo (Tng), nelle isole Canarie. «È un risultato straordinario», ha detto il presidente dell'Inaf, Giovanni Bignami, al quale fa capo il Tng. «Mai - ha aggiunto - si era arrivati così vicini ad individuare un pianeta di massa e densità simili a quelli della Terra. Una dimostrazione di come la caccia agli esopianeti si stia affinando e di quanto sia stata corretta la scelta di installare lo spettrometro Harps al Telescopio Nazionale Galileo, mettendolo nelle condizioni di guardare lo stesso emisfero del satellite Kepler, usando sinergicamente due tecniche per rilevare pianeti extrasolari».