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Personalmente esulto per questa notizia
e, quasi incredula, ringrazio Papa Francesco per aver avuto l’idea di
aprire un gattile in Vaticano. Confesso che mi aspetto ancora molto da
lui, degno del nome che porta e che onora seguendo le orme del Santo di
Assisi. Segue quanto richiesto da Gesù,
infatti sta riparando dalle infiltrazioni la Sua Casa dandole una nuova
facciata e quindi più credibilità, eliminando suppellettili vecchi,
inutili e a volte dannosi che hanno macchiato con una sequenza di
scandali questa Chiesa, facendole perdere tantissimi fedeli a causa del
cattivo esempio dato da alcuni Suoi Ministri. Ora è giunto il tempo del
rinnovamento e alla Sua guida vi è l’Uomo giusto. La chiusura dello Ior è
stata una giusta decisione e quella di aprire un gattile in Vaticano
una bellissima idea, che personalmente interpreto come un preciso
segnale, un accorgersi delle creature più deboli per ridare loro la
dignità rubatagli dall’uomo.
Oso sperare in un domani migliore per tutti gli animali
detenuti negli allevamenti, creature destinate a nascere per essere
uccise dopo una breve e tremenda vita, molti di loro non vedono mai
neppure il sole oppure l’erba verde di un prato, mai un tenero bacio
dalla propria madre e mai possono succhiare dalle sue mammelle,
conoscono soltanto torture e tormento, grazie all’opera dell’uomo che si
mette al posto di Dio, un Dio crudele.
Questo Papa che è riuscito a sconvolgere
le lobby finanziarie, riuscirà a sconvolgere anche le lobby degli
allevamenti e dei macelli? Mi auguro di sì. Anche Tom Animalpastor
ha chiesto un incontro con Lui tramite una nuova lettera dichiarandosi
sempre disponibile per un colloquio in favore degli animali. In
precedenza Tom non era stato accolto in Vaticano, ma ora le cose stanno cambiando.
Articolo di Vittoria Boch