Abolizione del Porcellum, la Camera ha deciso di procedere "d'urgenza"


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Di Redazione IBTimes Italia | 31.07.2013 20:15 CEST
La conferenza dei capigruppo della Camera dei Deputati ha deciso all'unanimità di procedere d'urgenza per l'approvazione della nuova legge elettorale. I presidenti dei gruppi parlamentari hanno preso l'impegno di arrivare alla discussione del progetto di legge entro i primi di ottobre.
La nuova legge elettorale sarà quindi discussa nelle Commissioni nel mese di settembre, con tempi dimezzati rispetto a quanto ritenuto in precedenza (un solo mese invece di due). I partiti hanno dunque deciso di accelerare verso l'abrogazione del Porcellum, l'attuale legge elettorale che non è stata in grado di garantire governabilità, anzi, tale legge è stata spesso attaccata da più fronti e in forte odore di incostituzionalità (un giudizio è pendente presso la Corte Costituzionale) ed è stata lasciata orfana perfino dal "padre" Roberto Calderoli.
Non è ancora chiara quale sarà la direzione della riforma della legge elettorale: l'accordo fra i partiti sembra difficile, ma le opzioni sembrano essere principalmente due, ovvero l'abolizione del Porcellum e ritorno al Mattarellum oppure la correzione dello stesso Porcellum. In entrambi i casi è molto probabile che si tratterà di una legge elettorale "ponte", secondo quanto espresso dal vicepresidente della Camera Roberto Giachetti del Partito Democratico.
La conferenza dei capigruppo ha anche stabilito il prossimo calendario dei lavori prima nella pausa estiva: giovedì 1 agosto verrà discusso il ddl riforme, venerdì 2 agosto verranno discussi il decreto "svuotacarceri" e il disegno di legge sul finanziamento ai partiti, il primo dei quali verrà votato il successivo lunedì 5, giorno in cui inizierà anche la discussione dei provvedimenti su omofobia e diffamazione. Il 6 e il 7 agosto verrà esaminato il decreto legge sul lavoro, licenziato mercoledì dal Senato, e probabilmente il decreto legge del fare, su cui Palazzo Madama dovrebbe apportare modifiche prima dell'approvazione definitiva da parte dell'aula di Montecitorio. Nei due giorni successivi, invece, toccherà ai provvedimenti relativi al finanziamento ai partiti, omofobia e diffamazione, dopodiché si ricomincerà all'inizio di settembre con il ddl riguardante le riforme.